Fibrillazione atriale parossistica: ablazione con energia criotermica
L’ablazione con crio-palloncino della vena polmonare appare essere una metodica semplice ed efficace per il trattamento della fibrillazione atriale parossistica.
L’isolamento della vena polmonare mediante ablazione con radiofrequenza è un ben definito trattamento della fibrillazione atriale, ma la tecnica è complessa ed è associata a un alto rischio di complicanze che ne limitano l’applicazione.
Uno studio ha valutato un nuovo approccio per l’isolamento della vena polmonare mediante l’utilizzo di energia criotermica applicata mediante un catetere a palloncino.
L’energia criotermica sembra presentare dei vantaggi rispetto ad altre fonti di energia, poiché il rischio di stenosi della vena polmonare, di fistole atrio-esofagee e la formazione di trombi è basso o assente.
Ricercatori dell’Asklepios Klinik St Georg ad Amburgo in Germania, hanno impiegato un crio-palloncino di 28 mm per isolare la vena polmonare in 27 pazienti con fibrillazione atriale altamente sintomatica, nonostante la terapia con farmaci antiaritmici.
L’isolamento della vena cava è stato raggiunto nel 98% delle vene polmonari.
Sono stati riscontrati 3 casi di paralisi del nervo frenico, ma nessun caso di stenosi della vena polmonare.
Dopo un periodo osservazionale di 271 giorni, il 70% dei pazienti era in ritmo sinusale. ( Xagena2009 )
Fonte: European Heart Journal, 2009
Cardio2009
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